mercoledì 29 marzo 2017

Papa Francesco in carcere: un racconto

Nel Vangelo di domenica scorsa, il Signore Gesù dà un segno grande, ma non riesce a darne un altro: cura un cieco nato, ma non vince la sordità e durezza del cuore di chi non vuol vedere cammini di vita.
La visita di Papa Francesco a San Vittore rilegge questo Vangelo in chiave attuale. Vi racconto come è andata:

Passando tra le corsie del carcere, Francesco guardò negli occhi uno dei prigionieri.
Le guardie (ed anche qualche prete) gli chiesero: “Chi ha peccato, lui o le sue compagnie, perché si trovi ora agli arresti?”.
Non mi interessa. -rispose il Papa- Cerco uomini, non colpevoli”.
Si avvicinò, lo abbracciò e gli disse: “Torna alla tua comunità: abbiamo preparato un altro modo perché tu possa rivedere la tua vita, chieda e trovi perdono, ripari il male che hai provocato…”.
Il prigioniero tornò alla comunità. Era una piccola comunità, e se sentì accolto.
Non abbassava più la testa, guardava la gente negli occhi. Non voleva cancellare il passato, ma finalmente guardava al futuro.

Però alcuni che lo avevano visto in carcere esclamarono: “Non è lui quello che abbiamo sbattuto dentro per liberarcene?”
Sì!” -rispondevano gli uni- “Non so, -dicevano altri- sono così tanti, tutti uguali, con lo stesso passato e senza futuro…”.
Ma lui diceva: “Sono io! Ce l'ho fatta!”
Ma come hai fatto?”
Un uomo mi ha dato fiducia”.

Allora chiamarono i politici di quella città. Dissero: “La nostra città non ha le condizioni per accoglierti. Chiamiamo la tua famiglia…”
Chiesero loro: “Perché lui è così? Perché non lo curate voi?”
É nostro figlio, –risposero i famigliari- ma è già nato così: ribelle, senza rispetto… Non vogliamo curarlo noi; ha già l'età, si curi da solo!”
Lo cacciarono, allora, e non si fidavano di tenerlo in città.

Alla periferia, Papa Francesco lo incontrò di nuovo e gli chiese:
Tu credi nel Dio Umano?”
Finora ho conosciuto un Dio distante, che si vendica, che minaccia, pieno di regole…”
Nella piccola comunità che ti aveva accolto vive un Dio Umano” – commentò il Papa.
Credo in lui, Francesco!”
E tornarono insieme a casa…

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